Il sipario si apre, davanti al pubblico una classica stanza da studente fuorisede con un letto, una libreria e una scrivania in primo piano. Sono le 8:00 del mattino e Anna con i capelli arruffati, delle pantofole discutibili a forma di coniglio e una tuta bucata proprio sul sedere, si avvicina alla scrivania per prendere le prime medicine della giornata. All’improvviso squilla il cellulare.
Pronto… a mammà si tu… tutto apposto e niente in ordine… sì ho preso le medicine… pure il magnesio anche se non mi pare miracoloso… no non faccio a capa mia lo prendo… sì… mmm… però… sì…mmm… senti mammà è tardi mi dovrei preparare… eh no non lo chiamo più il dottore tanto mi dice sempre le stesse cose… a mammà che pesante che sei, vabbè dai ti prometto che lo faccio prima di scendere… cià cià… ti voglio bene… cià cià…
Ah sto male io ed è stressata lei.
Anna si siede alla scrivania la faccia pensierosa ma anche un po’ sofferente, guarda il cellulare per un po’ poi si decide a digitare il numero di telefono.
Pronto dottore… ora pure il dottore si è messo il centralino… premere 1 per prenotare una visita… 2 per una ricetta… vabbè è destino attacco… pronto… no forse ho premuto con la guancia il numero sbagliato… vorrei parlare con il dottore però se è occupato… me lo passa subito? Che ciorta… no niente… pronto dottore… sono Anna… sì la napoletana, l’ha capito dall’accento… no a Napoli le melanzane al cioccolato non le facciamo. Senta la chiamo perché continuo a stare male… sì prendo tutto quello che mi ha dato… il magnesio dottore! Io sono fan del magnesio, se facessero dei raduni per i fan sfegatati del magnesio sarei in prima fila.
Dottore ma lei ha mai avuto una giornata dove ha pianto ininterrottamente anche per un’unghia spezzata senza capirne assolutamente il motivo? Ha mai sentito il cuore in gola batterle così forte da non riuscire a pensare ad altro? Eppure in quel momento stava solo seduto sul divano a leggere un libro… o ha mai avuto fame d’aria… sa, è come sentirsi in apnea ma senza il mare che ti culla.
Ci sono volte in cui mi sento morire e spero che quel momento finisca presto perché nella mia mente mi ripeto che è solo un momento, che poi passa.
Altre volte invece penso che se fosse davvero la volta buona tutto questo strazio finirebbe.
E ora lei mi domanderà se sono una persona ansiosa, vero dottore? Ma allora, se tutto questo è nella mia testa, perché non riesco a farlo smettere?
BUIO.
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